Rappresentazione dell'Informazione - Lezione in semi-presenza

3. Linguaggio naturale: problemi e possibilità

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Il linguaggio naturale è quello che noi usiamo tutti i giorni che ha due fenomeni importantissimi: ricchezza espressiva e ambiguità.

Avendo un concetto in testa, si può esprimere in diversi modi e verrà compreso ugualmente (esempio delle mail). Se ordiniamo le forme rispetto alla frequenza decrescente, si osserva che la prima forma è il doppio della seconda, la seconda è il doppio della terza (legge di decadimento delle forme o legge di Zift).

Da ciò si deduce che il linguaggio naturale è un linguaggio molto ricco perché, dato un concetto, lo si può scrivere in molteplici modi.

Importante, in una lingua naturale, è anche il fattore ambiguità. Parlando di uomo, ad esempio, vengono in mente diverse cose:

  1. essere umano di sesso maschile
  2. uomo in senso generico inteso sia per la donna sia per l’uomo maschio.
  3. Uomo nel senso di adulto e non bambino.
  4. L’uomo è stupido inteso come la razza maschile (o umanità?)
  5. L’uomo si sta distruggendo (umanità intera)…

Esempio con imposta. L’uomo era solo sostantivo, mentre imposta passa da un ambito all’altro (participio passato, nome, …).

Sarà una caratteristica delle parole singole quella di non discernere da un significato all’altro? No: è una caratteristica proprio delle lingue storico-naturali.

Infatti, se prendiamo la frase “la borsetta di pelle di nonna”, vediamo che le parole non cambiano significato, ma l’imbarazzo è strutturale poiché sta nel come mettiamo le parole insieme, non si tratta di un imbarazzo che deriva dalle singole parole.

Osserviamo che, partendo da un unico significante, ci si può riferire a più significati (ambiguità). Partendo da più significanti, vediamo che possono ricondurre a un solo significato (ricchezza espressiva). Quindi, ora possiamo dire che non è vero che esiste una relazione chiara tra tutti i significanti e i significati. Se li prendiamo singolarmente la situazione è chiara, ma complessivamente entra l’ambiguità.

In linguistica questi fenomeni si chiamano sinonimia e polisemia.

Vediamo due tipi di rappresentazione: iconica e simbolica che in informatica sono similari all’analogica e alla digitale.

La rappresentazione iconica consiste in un disegno che raffigura ciò che vogliamo rappresentare (ci vorrebbero molte parole per descriverla). Lo stop è una rappresentazione sia iconica che simbolica perché dentro c’è la scritta. La rappresentazione simbolica è quella fatta attraverso dei simboli affiancabili (componibili).

La rappresentazione analogica è la trasposizione della rappresentazione iconica, mentre la rappresentazione digitale è la trasposizione della rappresentazione simbolica.